AVERE UN PIANO B
Avere un piano B: siamo sicuri di sapere cosa significa?
Abbiamo già visto gli effetti della pandemia sull’economia mondiale.
Non ne siamo ancora usciti ed ecco la guerra, con le materie prime ed il costo delle fonti energetiche arrivato alle stelle. Mentre sto scrivendo c’è la minaccia di un danno nucleare… cos’altro deve succedere ancora?
Cosa fareste se l’azienda per la quale lavorate da anni all’improvviso chiudesse o vi licenziasse?
È ovvio che oggi pensare a un piano B è cruciale: troppe incertezze all’orizzonte. Neanche un contratto a tempo indeterminato può preservarci dal rischio di trovarci da un momento all’altro ‘a spasso’.
Ma un piano B deve essere per forza un ripiego dal punto di vista economico?
Non sono pochi gli imprenditori che hanno sentito il bisogno di crearsi un piano B, e non per problemi economici, ma semplicemente per essere protagonisti del proprio sviluppo professionale o per un rilancio personale.
E allora? come lo progettiamo un piano B?
È una scelta da fare con consapevolezza, cura e metodo.
Innanzi tutto, dobbiamo scavare in fondo a noi stessi e capire
- chi siamo davvero. Una mamma, un’impiegata, una casalinga, un idraulico, un ragioniere, un dipendente… sono tutte qualifiche, titoli, ma un idraulico non è uguale all’altro. Marco non è Fulvio, Serena non è Silvia… qual è la nostra unicità? Quali sono le nostre passioni, i nostri interessi, cosa vogliamo davvero realizzare? Siamo in grado di visualizzare la vita che vogliamo?
- il nostro vero perché. Non si tratta solo di avere più soldi o più entrate: in questo caso potremmo cercare lavoro in un’altra azienda che ci paghi di più. Abbiamo bisogno di cambiare, di lasciare un’impronta nel mondo, di fare del bene, di dare un esempio ai nostri figli, di sforzarci per realizzare ciò in cui crediamo. Cos’è che ci spinge al cambiamento? Se decidiamo di fare una scelta verso una professione autonoma, o di microimprenditoria, ci servirà un diverso mindset per affrontare la nostra nuova condizione di vita, ed onestà nel capire quali sono i valori che ci spingono a questo passo. Questo ‘vero perché’ sarà la batteria che ci consentirà di andare avanti anche nei momenti difficili.
Poi, dobbiamo considerare che non si deve trattare di un ripiego, ma di una scintilla che dia nuova verve alla nostra vita lavorativa. Perciò non possiamo improvvisarlo, nè tantomeno relegarlo ad una semplice scelta fra molteplici scenari.
Per realizzare un piano B ci vuole tempo, metodo, organizzazione e disciplina. Altrimenti sarà uno dei tanti progetti che andrà ad allungare la lista delle 100 cose improduttive che abbiamo provato senza successo.
Infine, abbiamo considerato le persone a cui vogliamo bene? La nostra famiglia dovrà essere coinvolta in questa scelta o rischieremo di rinunciare ai nostri cari per ‘salvare’ noi stessi.
Quanto capitale possiamo investire in questo progetto? Quanto tempo possiamo dedicarci? Vogliamo un e-commerce? Ci servirà uno spazio fisico? Vogliamo farlo da soli oppure preferiamo dei soci? Ognuna di queste domande, e molte altre, aiutano a definire cosa noi vogliamo realmente.
Identificare un piano B che ci dia energia, nuovo ottimismo per il futuro, che sia adattabile alle priorità della nostra famiglia e della nostra situazione attuale è sicuramente difficile, ma è fondamentale se vogliamo che funzioni, perché avere un piano B non significa avere un secondo lavoro, ma un’opportunità per realizzare il nostro essere più profondo.
E allora come avere un piano B con queste caratteristiche? Dove lo troviamo?
E se vi dicessi che questo piano B esiste? 🤩
Se ti ho incuriosito e vuoi maggiori informazioni compila il form per richiedere una telefonata informativa, saremo felici di dedicarti del tempo!
Serena